Una buona fertilità e una gravidanza serena dipendono anche da una giusta alimentazione
Consumare una dieta equilibrata ricca di antiossidanti, vitamine e minerali è fondamentale. Alimenti ricchi di vitamina C, E, zinco e acido folico hanno un effetto positivo sulla motilità, vitalità e salute del seme.
È stata evidenziata in letteratura una correlazione positiva tra dieta mediterranea e qualità spermatica. Via libera quindi al consumo di verdure, legumi, frutta (anche secca), semi, cereali integrali, pesce (preferibilmente di piccola taglia) e olio extravergine di oliva. Queste rappresentano le principali fonti alimentari di molecole ad azione antinfiammatoria e antiossidante in grado di contrastare lo stress ossidativo che può alterare la gametogenesi, causando con alta frequenza danni al Dna.
L’obesità e il sovrappeso causano un aumento della temperatura nei testicoli, il che può avere effetti negativi sulla qualità degli spermatozoi e influenzare negativamente la fertilità. Fare attività fisica moderata aiuta a mantenere un peso sano, che è collegato a una migliore qualità dello sperma. Prevedere attività aerobica (come camminata, corsa ecc..) a moderata intensità 30-60’ per 3-5 volte a settimana e associare un allenamento progressivo con sovraccarichi (sollevamento pesi).
Il fumo è dannoso non solo per la salute generale, ma anche perché è associato ad un rischio maggiore di disfunzione sessuale in età avanzata e a una riduzione della capacità riproduttiva a causa degli effetti diretti sulla spermatogenesi.
Dall’altro lato, il consumo di alcol può ridurre i livelli di testosterone nel sangue e a lungo termine può provocare atrofia testicolare irreversibile. Anche l’uso di droghe e steroidi anabolizzanti gioca un ruolo significativo nel compromettere la funzione riproduttiva.
Alti livelli di stress possono influire sulla qualità spermatica e sui cambiamenti nello stato ormonale. Imparare a gestirlo attraverso tecniche come la meditazione, lo yoga o dedicandosi agli hobby.
Queste sostanze possono causare numerosi cambiamenti epigenetici attraverso alterazioni dei processi di metilazione del DNA. L’esposizione cronica a basse dosi a pesticidi, metalli pesanti e sostanze chimiche industriali può provocare interferenze sul sistema endocrino e riproduttivo. Utilizzare dispositivi di protezione individuale se l’esposizione è inevitabile; scegliere prodotti biologici quando possibile ed effettuare delle visite andrologiche periodiche per monitorare l’effetto di tali sostanze chimiche sullo stato di salute riproduttiva.
Controlli sanitari regolari possono rilevare problemi precocemente. Inoltre, alcuni farmaci possono influire sulla fertilità per cui occorre consultare il medico.
Una buona fertilità e una gravidanza serena dipendono anche da una giusta alimentazione
In generale la letteratura dimostra come la dieta mediterranea, basata sul consumo di cereali integrali (in modo da minimizzare le fluttuazioni dell’insulina); carni bianche, uova e legumi; latte e derivati a basso contenuto di grassi; pesce e frutta secca (fonti di omega-3); frutta e verdura fresca (fonti di vitamine, minerali e fibre), olio EVO, rappresenti il modello alimentare con un impatto positivo sulla fertilità. A questi accorgimenti si può pensare di associare l’integrazione di acido folico, vitamina B12, zinco e antiossidanti.
Il mantenimento di un corretto peso corporeo, un’attività fisica adeguata associata ad una sana alimentazione, possono influenzare positivamente la fertilità. E’ consigliabile svolgere almeno 150 minuti di attività fisica (camminare, ballare, nuotare ecc..) a intensità moderata ogni settimana (o 30 minuti per 5 giorni), cominciando gradualmente.
Il fumo di tabacco contiene centinaia di composti nocivi che influenzano negativamente il sistema riproduttivo femminile. Il fumo infatti accelera la perdita dei follicoli, riduce la fertilità̀ ed aumenta il tempo necessario per ottenere una gravidanza. L’eccesso di alcol, invece, comporta una minore produzione degli ormoni femminili, causando un’insufficienza ovarica che si manifesta con irregolarità mestruali o assenza di ovulazione.
L’esposizione a pesticidi, radiazioni, metalli pesanti, additivi, prodotti industriali soprattutto nell’infanzia e nell’adolescenza ( fasi in cui l’organismo è in continuo sviluppo,) possono determinare non solo infertilità in età adulta ma causare anche patologie ginecologiche, come alcuni tumori e malformazioni del sistema riproduttivo.
Alti livelli di stress possono interferire con l’ovulazione. Tecniche come la consapevolezza, la meditazione e gli esercizi di respirazione profonda possono aiutare a gestirlo.
I kit per la previsione dell’ovulazione disponibili in commercio possono aiutare a individuare i giorni più fertili. Importante anche tenere traccia (attraverso app o altri strumenti) del ciclo mestruale per identificare la finestra fertile.
Monitorare anche la temperatura corporea in quanto un leggero aumento della temperatura si verifica generalmente dopo l’ovulazione.
Visite ginecologiche di routine possono aiutare a monitorare la salute riproduttiva e intercettare in tempo eventuali patologie/problematiche.
Per chi soffre di PCOS o endometriosi, possono essere necessari farmaci o trattamenti per agire sulla funzione ovulatoria e migliorare/ripristinare la fertilità.
Se non si riesce a concepire dopo un anno di tentativi (o sei mesi se si ha più di 35 anni), il consulto di uno specialista può fornire ulteriori approfondimenti e opzioni di trattamento.
Una buona fertilità e una gravidanza serena dipendono anche da una giusta alimentazione