La gestione di allergie e intolleranze passa anche dalla giusta alimentazione.
Nutrizione
Con l’età, le esigenze nutrizionali del corpo cambiano. Gli anziani potrebbero aver bisogno di un minor introito calorico a causa di una riduzione del fabbisogno energetico per via della diminuzione dell’attività fisica e della massa magra, ma hanno comunque necessità di un’alimentazione corretta che assicuri un adeguato apporto di energia e nutrienti sufficienti per mantenere la salute. Gli anziani sperimentano anche una riduzione del senso del gusto e dell’olfatto, che può diminuire l’appetito e alterare le preferenze alimentari. Anche i problemi dentali e le limitazioni economiche possono limitare le scelte alimentari e influire sull’assunzione di cibo. Inoltre, la vitamina D, il calcio e le vitamine del gruppo B sono particolarmente importanti in questa fascia d’età per supportare la salute delle ossa e i livelli di energia.
Muscoli
La sarcopenia, ovvero la perdita di massa e forza muscolare, è un effetto comune dell’invecchiamento, che può iniziare già dai 30 anni e progredire più rapidamente dopo i 60 anni. Questo declino della massa muscolare influisce significativamente sulla mobilità, l’equilibrio e la forza generale, aumentando il rischio di cadute e fratture. Inoltre, determina una riduzione del metabolismo basale e della sensibilità all’insulina. L’attività fisica regolare, in particolare gli esercizi di forza e di resistenza, può contribuire a rallentare la progressione della sarcopenia e a mantenere i muscoli in salute.
Ossa
L’invecchiamento influisce anche sulla densità ossea. Con il tempo, le ossa diventano più porose e fragili, una condizione nota come osteoporosi. Questo aumenta il rischio di fratture, in particolare dell’anca, della colonna vertebrale e dei polsi. Fattori come cambiamenti ormonali, in particolare una diminuzione degli estrogeni nelle donne in menopausa, condiziona significativamente il processo di rimodellamento osseo. Il calcio e la vitamina D sono fondamentali per mantenere la salute delle ossa, insieme all’esercizio fisico regolare, che può aiutare a rafforzarle e migliorare l’equilibrio.
Digestione
L’efficienza dell’apparato digerente diminuisce con l’età. I cambiamenti nel rivestimento del tratto gastrointestinale riducono la produzione di enzimi digestivi e di succhi gastrici, compromettendo la digestione e l’assorbimento dei nutrienti. Questo può portare a carenze di vitamine come la B12 e minerali come ferro e calcio. Inoltre, la motilità intestinale può diminuire, causando un aumento della stipsi.
Le fibre alimentari diventano ancora più importanti, insieme a un’adeguata idratazione e a un’attività fisica regolare, per contribuire a mantenere la salute dell’apparato digerente.
Funzione Cognitiva
Il declino cognitivo è uno degli aspetti più temuti e preoccupanti dell’invecchiamento, variando da semplici dimenticanze a condizioni più gravi come la malattia di Alzheimer e la demenza.
Sebbene il declino cognitivo non sia inevitabile, è comune con l’avanzare dell’età. Partecipare ad attività intellettualmente stimolanti, mantenere interazioni sociali, una regolare attività fisica, sonno adeguato e una dieta equilibrata svolgono un ruolo significativo nel mantenimento della salute cognitiva.
Gestione dei farmaci
Con l’invecchiamento, il fegato e i reni, responsabili della metabolizzazione e dell’eliminazione dei farmaci, possono funzionare in modo meno efficiente. Quindi, un dosaggio di farmaco che nei giovani non causerebbe effetti collaterali, potrebbe produrre effetti indesiderati legati alla dose negli anziani a causa delle modifiche fisiologiche dell’invecchiamento. Di conseguenza, spesso è essenziale ridurre la dose dei farmaci quando si trattano pazienti anziani. Revisioni regolari della terapia farmacologica di un individuo da parte del medico possono aiutare a evitare potenziali interazioni e garantire l’efficacia e la sicurezza del trattamento.